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Dal Nero di Troia al Tuccanese

I Monti Dauni sono la culla di due grandi vitigni: il Nero di Troia e il Tuccanese. La leggenda vuole che l’uva di Troia sia giunta fin qui insieme all’eroe greco Diomede, il quale, dopo la guerra di Troia, piantò i tralci di vite sulle rive dell’Ofanto.

Anche le origini del Tuccanese racchiudono un pizzico di mistero. Questo vitigno, che ha rischiato di scomparire, è stato creduto per anni un clone del Perricone Siciliano. Gli ultimi studi sul suo DNA hanno però dimostrato che è un clone del Sangiovese.

Ursaria 2005, la storia di un territorio in un bicchiere

Tuccanese, Nero di Troia e Cabernet sono l’anima di Ursaria 2005, un grande vino rosso, dai sentori di more, prugna, spezie e note erbacee. È il compagno ideale di primi piatti succulenti, selvaggina, carni rosse, formaggi stagionati e castagne arrosto. Temperatura di servizio consigliata: 18-20°C.