Descrizione

Tuccanese e Nero di Troia, due antichi vitigni autoctoni

Una delle espressioni più autentiche della Daunia, terra feconda e generosa, è certamente il vino, come il Nero di Troia e il Tuccanese, due rossi dalla vibrante intensità…

Il Nero di Troia è tra i più antichi vitigni della Puglia centro-settentrionale e le sue origini sarebbero legate addirittura al mito di Diomede, il miglior amico di Ulisse. La tesi dell’origine ellenica, infatti, s’intreccia con la leggenda dell’eroe della guerra di Troia, il quale portò con sé in Puglia i tralci di vite di questa varietà.

Il Tuccanese è sicuramente meno conosciuto del Nero di Troia. Per molto tempo è stato considerato un clone del Perricone siciliano, ma con molta probabilità si tratta di clone di Sangiovese, come dimostrato anche dalle ultime analisi sul Dna di questo vitigno.

Aliuva 2010, un rosso emozionante

Dal colore rosso rubino, l’Aliuva è un vino strutturato ed elegante, frutto del tempo trascorso a riposare in barrique di rovere. Al naso spicca per i suoi sentori di frutta rossa, foglia di pomodoro e spezie mediterranee. In bocca non delude le aspettative… sorseggiandolo il palato è pienamente soddisfatto dai suoi sentori di marasca e confettura di prugna. L’Aliuva dà il meglio di sé con gli arrosti di carni rosse, i piatti a base di carne di agnello, cacciagione e naturalmente, formaggi stagionati. È consigliabile stappare la bottiglia almeno un’ora prima. Temperatura di servizio: 18-20°C.